Secondo un'analisi effettuata dall'University of California, San Diego, assieme allo staff dell'oceanografo John Hildebrand, del laboratorio fisico marino di Scripps, una delle istituzioni oceanografiche più prestigiose al mondo, il rumore emesso dall'oceano è notevolmente aumentato rispetto a quello degli anni 60.
Lo dimostra la continua trasformazione del mondo sottomarino in un ambiente più rumoroso.
“L'effetto dell'aumentato rumore sugli animali marini è sconosciuto" ha sostenuto Hildebrand, ponendosi il quesito sul cosa andrebbe fatto per salvaguardare la specie marina.
"Si potrebbero spostare le vie del trasporto marittimo fuori dalle zone dove sono concentrati gli animali marini", propone lui stesso, autore di un censimento della popolazione del mammifero marino mediante l'acustica. "In questo modo l'inquinamento acustico proveniente dal rumore dell'oceano potrebbe essere minimizzato diminuendone la fonte o separando il rumore dalle cose che sono sensibili ad esso"
Lo studio è stato svolto al largo dell'isola di San Nicolas, attualmente facente parte del Channel Islands National Park, a più di 160 miglia ad ovest di San Diego, nella California del sud, nello stesso luogo dove nel 1964 -66 Scripps acquisì registrazioni acustiche sull'ambiente marino.
I modelli acustici basati sulla fisica e sulla matematica possono contribuire nell'avanzamento della scienza nella comprensione dell'origine del suono, della propagazione e dell'interazione connesse con balene e delfini. I modelli possono essere usati per valutare i limiti di intensità e di frequenza che sono fisicamente possibile dati l'anatomia di una specie.
I dati rilevati sono rimasti segreti per decenni e solo ora sono stati resi di dominio pubblico.
L'analisi acustica sottomarina è stata resa possibile con l'ausilio di una nuova generazione di sensori acustici definiti ARP (Acoustic recording packages), molto più sensibili dei vecchi idrofoni usati dai militari.
Con l'incremento della popolazione mondiale e il conseguenziale aumento del rumore prodotto nell'ambiente terrestre, le nuove analisi, pubblicate dal giornale della JASA (Journal of the Acoustical Society of America online), hanno indicato che i livelli acustici rilevati nel 2003-2004 sono superiori di 10 - 12 decibel rispetto a quelli del biennio 1964-1966, con un tasso medio di aumento di rumore di tre decibel ogni dieci anni.
Secondo Hildebrand, il maggior responsabile dell'aumentato rumore sottomarino è l'accresciuto numero di navi da trasporto che solcano gli oceani del mondo, le alte velocità e la forza di propulsione dei loro motori.
Dai dati rilevati dal registro del Lloyd, citati nello studio, la flotta commerciale mondiale è più che raddoppiata nei 38 anni trascorsi, andando a raggiungere le 89.899 unità nel 2003 rispetto alle 41.865 del 1965.
Il rumore rilevato al largo dell'isola di San Nicolas proviene dalle navi che viaggiano nel Pacifico nordest ma può benissimo rappresentare anche l'intero Pacifico.
Così, l'uomo è riuscito a farsi riconoscere pure dagli abitanti dei fondali marini, facendoci forse rimpiangere la beatitudine e gli antichi e nuovi suoni (non rumori) che la Natura stessa, nella sua ruvida magnificenza ci ha sinora proposto.
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