Per le tribù indigene della più grande foresta tropicale del pianeta fu l'inizio di una serie di guai, che durano fino ai giorni nostri...
La tribù degli Zoè (nella loro lingua significa "noi") vive nel cuore della foresta amazzonica come se il tempo, per magia, si fosse fermato al Neolitico. E' composta da poco più di 200 indios che vivono completamenti nudi, se non qualche ornamento. Donne e bambine hanno copricapo fatti con piume d'uccello e il loro simbolo etnico consiste in un cilindro di legno bianco innestato attraverso un taglio sui denti da latte, nella parte interna del labbro inferiore.
Gli Zoe' vivono il loro quotidiano in un'atmosfera serena senza conoscere la noia.
Il loro mondo è la foresta e il grande fiume: cacciano, pescano, raccolgono frutta, coltivano un tubero con cui fanno la farina, vivono sotto tetti di paglia. Non c'è nè gerachia nè un capo ed il loro nucleo familiare è composto in prevalenza da più mariti, una sola moglie e diversi figli.
Tuttavia, nonostante l'intervento del FUNAI (Fundacion Nacional do Indio), l'Organismo del governo brasiliano per la protezione degli indios, il quale ha consentito una demarcazione del territorio, una grave minaccia incombe sulla tribù.
Dista appena a 30 chilometri dal confine sud della riserva e porta il nome di "garimpeiros" (cercatori d'oro e di diamanti), uomini avidi e violenti, speculatori che non si fanno scrupoli a uccidere i nativi per indurli ad abbandonare le terre.
Ed ora, proprio perchè il pericolo si è reso imminente, si è deciso d'installare un sistema di Radio Sorveglianza che consente d'intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Ma qualcosa già mi dice come andrà a finire...
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