Saturday, October 06, 2007

Previsioni funeste o veritiere? Intanto arriva Lekima...

In Australia, l'ultimo rapporto dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) dipinge un'emergenza globale derivante dal global warming, dai risvolti più che mai inquietanti.

Le previsioni comprendono l'aumento dei livelli dei mari, l'aumento di frequenza di cicloni, siccità, inondazioni ed eventi climatici estremi, perdita di diversità della specie, minacce all'alimentazione e alla sicurezza dell'acqua e diffusione di malattie contagiose in aumento specie nelle zone del Pacifico del Sud. Il continente australiano sarà sempre più direttamente influenzato dagli effetti del riscaldamento globale, come anche tutte le isole del Pacifico e del sud, sudest asiatico.

Inaspettatamente, il cambiamento del clima ha trovato spazio nelle agende politiche di tutti i leaders delle nazioni del Pacifico, che esprimono la loro profonda preoccupazione per l'impatto climatico catastrofico. L'aumento dei livelli dei mari propone sfide decise e forti per rendere più sicure le zone a rischio, che sono in maggioranza, tutte quelle piccole isole che abbondano nei mari della Cina, fino dove si stendono poi le terre produttive costiere in cui l'aggregazione urbana è la più densa dell'Asia e che annovera città quali Schang-Hai, Tianjin, Guangzhou, Hong Kong, Tokyo, Jakarta, Manila, Bangkok, Singapore, Mumbai e Dhaka... minacciate dai fiumi Giallo (Yellow) e Yangtze nel delta della Cina. Ma anche la Baia di Manila nelle Filippine, e l'ampia frangia costiera cheva da Sumatra, Kalimantan e Java in Indonesia. Pure Mekong, Chao Phraya e Irrawaddy nel delta del Vietnam... Le previsioni del rapporto dell'IPCC parlano di 150 milioni di persone a rischio inondazioni. Lo scenario peggiore si avrebbe nel caso in cui il riscaldamento globale aumentasse fino a 2C, il che significherebbe lo scongelamento della zona antartica ad ovest dell'Antartide. Ciò provocherebbe una mortalità diffusa attorno a tutto il bacino del Pacifico per inondazione ma anche per scarsità di alimenti, malattie contagiose e conflitto umano, che in casi del genere, può diventare egoista e crudele come non mai...

Al momento, nell'isola cinese di Hainan, situata tra Cina e Vietnam e denominata Hawaii dell'Oriente, sono state evacuate centomila persone per l'entrata in azione del tifone Lekima.

A rivelarlo sono le autorita' dell'isola. Il tifone, che prende il proprio nome da un frutto vietnamita, si sta avvicinando all'estremita' meridionale di Hainan ad una velocita' di 15 km/h, con venti al suo interno che soffiano alla velocita' di 118 km/h. Lekima ha gia' provocato otto morti nelle Filippine, oltre a tempeste e maremoti. Almeno ventimila barche da pesca sono state portate al sicuro (notizia ANSA)

Fonte d'ispirazione: Coping with the climate refugees from Canberra Times

Immagine tratta youmaybegreen.com


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