Monday, December 03, 2007

Bali: si apre il vertice sul clima

dal nostro inviato John Keyman

Bali - Si è aperto a Bali il vertice mondiale sul clima, ed aprirlo quì, in questa isola da sogno, perla incontaminata dei viaggiatori degli anni '60, oggi martoriata... fa del summit un evento quanto mai significativo. Assieme alla grave situazione climatica dell'emisfero Nord, dove la velocità potrebbe essere così elevata tanto da vedere già dal 2030 aumentare di 3,5 gradi la temperatura in Groenlandia, e il rischio desertificazione nell'Europa del sud... anche questa parte del mondo, soggetta a frequenti inondazioni, corre rischi molto seri e più ravvicinati nel tempo, tant'è che la maggioranza degli abitanti di Bali ma anche di Java, da cui è separata da uno strettissimo canale, temono che un altro tsunami possa abbattersi sulle loro isole.

D'altronde, da quanto scaturito dall'ultimo rapporto dell'Ipcc presentato a Valencia, potrebbe essere ancora più veloce di quanto ipotizzato sinora l'impatto sull'ambiente innescato dai gas serra prodotti dall'uomo e il conseguenziale aumento della temperatura terrestre.

Sulla base di questo rapporto, i governi del mondo discuteranno a Bali se dare o no seguito al Trattato di Kyoto, in scadenza nel 2012, il quale prevede la riduzione del 5,2% delle emissioni di CO2 dei Paesi industrializzati (Cina e India escluse, e al quale non aderiscono gli Stati Uniti) o trovarne un degno successore, un nuovo Trattato, che possa sostituire con più efficacia quello obsoleto e fallimentare di Kyoto. Ma potrebbero anche trovare una nuova strada per il controllo dei gas serra, basata sullo sviluppo di nuove fonti di energia, trasferibili anche in quei paesi dove il boom industriale è appena partito, vedi i due colossi asiatici Cina e India, che viaggiano ad una velocità impressionante, e che sono sul banco degli imputati per il forte contributo all'effetto serra. Entrambi, si oppongono a firmare trattati sui cambiamenti climatici, che potrebbero ostacolare la loro crescita economica. Ma se non firmano loro, neanche gli Stati Uniti lo faranno... Allora, senza la firma di Cina, India e Usa... varrebbe forse qualcosa firmare un nuovo trattato?

Già da qualche giorno molti dei delegati provenienti da ogni parte del globo si sono raccolti su questa stupenda isola indonesiana, forse dal clima troppo soffocante - tipico del resto dei climi tropicali - per prendere parte ai lavori di apertura della XIII Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che durerà 12 giorni. Saranno 190 le delegazioni, più di 10mila i funzionari al seguito... Tutti gli alberghi della costa sono affollati, soprattutto a Sanur, la zona più turistica a sud del capoluogo Denpasar, ma anche a Kuta, nella zona più a sud ovest dell'isola, famosa per la sua lunga spiaggia e per gli amanti del surf.

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