Thursday, May 24, 2007

Il futuro delle celle solari


Alcuni scienziati dell' Università di Toronto hanno inventato una plastica costituita dalla combinazione tra i Quantum Dot, delle nanoparticelle progettate ad hoc, con un polimero, in grado di catturare l' energia nell' infrarosso. L'innovazione ha condotto i teorici predire che i pannelli solari di plastica potrebbero un giorno diventare cinque volte più efficienti di quelli possibili con le attuali tecnologie. Oltre ciò si prevede che un giorno si possano costruire delle "solar farms" con tale tecnologia in materiale plastico, steso su ampie superfici di deserto, di modo che possano generare abbastanza energia pulita per assicurare i bisogni di alimentazione dell'intero pianeta.

"Il sole che raggiunge la superficie della terra trasporta 10.000 volte più energia che consumiamo" ha detto Ted Sargent, professore d'ingegneria all'università di Toronto, il quale è uno degli inventori della nuova materia plastica. "Se si ricoprisse lo 0,1% della superficie terrestre con pannelli solari molto efficienti, almeno in teoria, potremmo sostituire tutte le nostre centrali con una fonte di energia pulita e rinnovabile".

La nuova plastica è come una vernice, e può essere spruzzata su altri materiali e usata come generatore portatile, tanto che potrebbe alimentare un telefono cellulare o altri dispositivi wireless. Addirittura un'automobile a idrogeno, dipinta con uno strato di plastica, potrebbe convertire abbastanza energia in elettricità da ricaricare continuamente la propria batteria.

Dal fotone al quantum dot

Fonte: nationalgeographic.com ecotecnologia.org

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